Guglielmo Maria

Guglielmo Maria
Le Sette Sorelle

mercoledì 10 marzo 2010

Jonni Smiths lo conosco da troppi anni che non bastano le dita delle mani e dei piedi neanche se tu fossi polidattilo o spaziale. Jonni Smiths adesso ha una pizzeria in più e parecchi capelli in meno, é ben messo, cortese, signorile nel parlare. Un misto tra Federico Moccia e Gastone Moschin.

All'inizio non mi stava simpatico ma neanche antipatico o convesso, sembrava uno specchio concavo, di quelli deformanti. Infatti lo guardavo e lo invidiavo, volevo essere come lui, un gentlemen, un viveur, un gagà. A me piaceva Sergio Caputo, lui credo lo odiasse, ma non me l'ha mai detto. Difatti é un Signore.

Suo zio era una specie di nostro capo al lavoro, un dirigente coi baffi, di quelli che girano qui e là, poi tornano indietro, poi ripartono, poi passano la notte in albergo, guardando la televisione o l'autostrada. Infatti lavoravamo negli autogrill, passandoci giornate su giornate, mattini, pomeriggi, sere, notti, piuttosto variopinte, specie quando passavano i tifosi del calcio. Io, mettendocela tutta, cercavo di imbonire quelle poche ragazze invasate, ricoperte dai colori sociali. Se ce la facevo mi facevo regalare una sciarpa o un berrettino, se non ce la facevo non tiravo su nulla e non mi facevo neppure la ragazza e capitava sempre così.

Jonni Smiths lavorava ad Aglio, io a Roncobilaccio. Uno di qua e uno di là dal valico.

Salivi al valico che c'era il sole e di là pioveva, salivi che pioveva e di là c'era il sole, salivi di notte e c'erano due puttane in un camper fra gli abeti, vicino ai cessi del parcheggio a ore. Di notte però era fantastico, c'erano milioni di stelle tra una galleria e l'altra. Miliardi di astri luminosi, gassosi, anabolizzati. C'era anche la stella del Brodo Star, gialla e verde come un pappagallo brasiliano. Ma senza culo.

Ora Jonni Smiths ha due gemelli, un maschio, una femmina e due avatar su Facebook. Jonni Smiths é un grande, per me lo é sempre stato. Difatti pesava almeno dodici chili più di me ed era anche alto un microfono in più. Io sono un metro e un microfono, lui due.

Però siamo sempre stati amici tanto che io l'ho chiamato come testimone di nozze, in chiesa, a firmare sull'altare ai piedi del Sacro Cuore in Piazza Donatori di Sangue, che é tutto un programma per un matrimonio per niente banale. Io a Jonni Smiths voglio bene e ho sempre cercato di essere come lui o meglio, infatti adesso peso quanto lui anche se mi manca sempre quel microfono in testa.

Ossequi Signor Smiths, a lei e Signora.

2 commenti:

pit59 ha detto...

arghhhhhhhhhhhhhh l'avevo già scritto!!!!! Va beh allora: da dove viene questa vena poetica così inarrestabile ???? C'è qualche riferimento o mi sbaglio ?? Ad ogni modo una cosa te la devo : si !! sono e mi onoro di essere tuo amico anche se non ci frequentiamo molto per motivi oggettivi e per i casi dela vita ! Ma ci sono e sappi che puoi sempre contare su di me e sulla mia amicizia . Alla prossima occasione come abbiamo già concordato telefonicamente . At the next time guy!!

Guglielmo Maria ha detto...

é un arteria poetica, in realtà, lo vedrai...

grazie, davvero, per tutto