Guglielmo Maria

Guglielmo Maria
Le Sette Sorelle

giovedì 25 marzo 2010

Letterina a Gesù Bambino...

Caro Gesù Bambino, é arrivata la primavera, si sente nell'aria, si vede nei colori del cielo, nelle gemme sugli alberi, nei sorrisi, nei bambini, negli innamorati, nelle ombre della notte che iniziano lentamente a rallentare, negli occhi dei gatti che se ne stanno accovacciati sullo zerbino, nei panni stesi al sole che asciugano un poco più in fretta, nei pensieri che accompagnano le nostre giornate, nell'odore del caffé al mattino, nei discorsi fatti in piazza dai vecchietti, nelle serrande dei negozi che si alzano un pò prima, nei riflessi dell'acqua e nel cinguettare degli uccellini.

La primavera é l'inizio di un nuovo anno, spuntano le foglie, arrivano i fiori, aumentano gli ormoni e le passioni, si accorciano le gonne e si allungano i capelli, i denti sembrano tante perle risplendenti e le rose sono i fiori più belli del mondo. Le api ronzano, i cani abbaiano alla luna, i coccodrilli continuano nella loro vita a pelo d'acqua, pronti a balzare contro la prima preda che passa, i cinghialetti trotterellano dietro ai cinghialoni e Lucky Strike ha smesso di fumare e tiene in bocca un filo d'erba, masticandola un pò.

L'inizio di un nuovo anno porta sempre con sé i buoni propositi e qualche preghierina, porta la gioia nei destini ed il desiderio di regalare a tutti qualcosa di nuovo, qualcosa di diverso, qualcosa che non si é fatto mai prima e che però lo si é desiderato tanto, come un nuovo amore, anche di quelli diversi, come il guardarsi negli occhi, ma senza parole perché certe volte bastano i pensieri e certe altre volte neanche quelli. L'inizio di un nuovo anno ti lascia davvero senza voce e ti metteresti lì, di fronte a lei, a guardarle le rughette intorno agli occhi e pensare che davvero sei un uomo fortunato.

I buoni propositi si scrivono sempre sul proprio diario e sono i mattoncini sui quali vorresti costruire i tuoi prossimi giorni, le tue prossime ore e se non hai abbastanza ore vanno bene anche i minuti, basta che siano vissuti al massimo possibile, godendosi un minuto dopo l'altro, un secondo dopo l'altro, secondi fatti da milioni di attimi che non finiscono mai, quasi come il sole di mezzanotte visto a Barrow. Prendi una penna, un foglio di carta grande come il cielo e inizi a disegnare i tuoi pensieri, le tue gioie, i tuoi rimpianti e quello che avresti voluto fare, quello che avresti potuto fare e quello che avresti dovuto fare e non hai fatto e mescoli tutto come fosse una macedonia di frutta fresca e colorata.

Il diario é una macchina invisibile, sulla quale posso salire soltanto io, sedermi, girare la chiave, dare due sgasate, accendere lo stereo, mettere su il mio disco preferito, tirare giù i finestrini ed abbassare la capote perché é un diario cabriolet, di quelli con i capelli al vento, anche i pochi che ti rimangono. I capelli piccoli piccoli, grigi e bianchi e quelli neri un pò più lunghi e grossi e tutti che si muovono al vento seguendo la musica della primavera, del primo sole, del sorriso che si nasconde dietro alle tendine e che fa brillare gli occhi, per un tempo immenso.

Caro Gesù Bambino in questo inizio d'anno portami un paio d'ali così che possa alzarmi in volo e non cadere mai, così che possa seguire i venti se mi fa comodo ma cambiare direzione se mi portano dove non voglio, dove non so. Caro Gesù Bambino, in questo inizio d'anno portami un paio d'ali così bianche che se le guardi devi metterti gli occhiali da sole, da tanto splendono, persino di notte. Caro Gesù Bambino, in questo inizio d'anno portami un paio d'ali per raggiungere il mio amore, visto che é un angelo e gli angeli volano lassù in cielo così in alto che non possiamo neanche immaginarlo.

Caro Gesù Bambino, in questo inizio d'anno portami un paio d'ali e fammi conoscere il mio vero Amore, fai che non rimanga solo in questo mondo così alla rovescia, dove é tutto ribaltato e per conoscere davvero gli angeli devi qualche volta scendere le scale della vita ed andare al piano di sotto, dietro all'angolo, in un cortiletto dove risplendono i panni stesi ad asciugare e si sentono le voci dei bambini che giocano e si rincorrono, che giocano e si rincorrono, come la grande ruota della vita, come la terra che diventa verde, poi gialla, poi nera poi si riempie di neve e sotto la neve germogliano gli amori più belli del mondo.

Caro Gesù Bambino, in questo inizio d'anno portami un paio d'ali, lunghe e forti, che io non debba restare solo, solo con me stesso, che non mi sopporto più. Con un paio d'ali come dico io potrei volare, volare per sempre e guardare tutti da lontano, come se fossi una stella sperduta nel cielo ma mescolata a milioni di altre stelle. Con un paio d'ali come dico io potrei raggiungere il pianeta del Piccolo Principe, tanto per conoscerlo e farci quattro chiacchere seduti, "fumando una marlboro al dolce fresco delle siepi". Con un paio d'ali come dico io potrei anche correre lontano e poi tornare indietro, un pò più ricco di colore e di carezze.

Caro Gesù Bambino aiutami ad aiutare, aiutami ad amare, aiutami a non essere egoista, aiutami a fare dei buoni propositi intelligenti, a non perdermi fra le correnti di quel grande mare che é il mondo, che non sai mai dove ti possono portare. Caro Gesù Bambino, lascia che ti tocchi la mano e te la accarezzi dolcemente, sfiorandola appena, con tutta la delicatezza che c'é negli occhi di una madre, nei desideri di una madre, nella voglia di essere madre. Caro Gesù Bambino, ricordati di me e se mi vedi andare fuori strada aiuta la mia mano a tenere il volante e aiuta i miei occhi a vedere sempre cosa c'é davanti, ma per davvero.

Caro Gesù Bambino, anche se siamo solo in primavera, fai risplendere i miei pensieri come se fossero un campo di grano sotto il sole, giallo il sole, giallo il grano, giallo come l'allegria, giallo come la luce di una lampada che oscilla piano piano per un alito di vento. Caro Gesù Bambino aiutami ad aiutarmi, non voglio restar solo tutta la vita, che se no mi sembra così lunga che non passa mai e mi sembra la notte polare e senza la mia stella non so dove andare.

Grazie Gesù Bambino, buonanotte piccolino, ora dormo anch'io e fammi fare dolci sogni, e se mi stringo il mio cuscino e annuso, fammi diventare un cagnolino e non lasciarmi solo.

Buonanotte piccolino.

la citazione é presa da "Se io fossi un angelo" di Lucio Dalla (1985). GM

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