Guglielmo Maria

Guglielmo Maria
Le Sette Sorelle

sabato 13 marzo 2010

Le stelle non sono solo dei bomboloni di idrogeno e di elio laggiù nel cielo profondo, non sono solo le luci lontane, non sono solo miliardi di miliardi disperse fra le galassie dell'universo, ma sono qualcosa di più e qualcosa di meglio e ognuna ha la sua storia da raccontarci.

Le stelle sono di mille colori e di mille grandezze, stanno da sole e in coppia e ogni tanto si incontrano in un punto tutte insieme e iniziano a danzare e danzando cantano la loro canzone e cantando sorridono e sorridendo ti guardano e guardandoti ti amano, anche se sei l'ultimo stronzo sulla Terra e non ti ricordi neppure il tuo nome se ti riconosci allo specchio.

Qualcuna di loro ogni tanto sfreccia qui vicino, ci sfiora e lascia la sua scia leggera nell'aria, gioia incosciente nebulizzata, polvere d'oro galleggiante ad un passo da te che ti basta allungare la mano per cambiare colore, per passare dal rosa all'arancio, dal limone alla ciliegia e diventare ricco come non potresti esserlo mai e ti basta respirare per vivere, per vivere bene.

Le stelle talvolta vengono a trovarci nei sogni, anche in quelli ad occhi aperti, anche in quelli dei poveri, anche dentro le baracche, nei sogni fatti sotto le coperte di cartone, anche in quelli, certamente, perché le stelle sono democratiche e si fanno vedere da tutti, anche se preferiscono gli ingenui, i puri e i bambini piccoli, perché loro non si mettono maschere che nascondono il cuore. Infatti ci vuole il cannocchiale del cuore per veder le stelle e se non ce l'hai vedi solo dei lumini, che tanto vale andare al cimitero, se non ce l'hai magari credi di vederle, invece vedi tanti accendini che prima o dopo si spengono, quando finiscono il gas con una scoreggia sibilante.

Se le stelle ti abbracciano ti portan con loro e allora voli sopra il mondo, come sulla slitta di Babbo Natale, come se tu fossi la piuma di Forrest Gump che sa dove andare, non quella che viene portata chissà dove dal vento. Le stelle sanno sempre dove devono andare e se vogliono venirti a trovare puoi nasconderti dove vuoi e loro riescono lo stesso a pescarti. Puoi nasconderti in casa, puoi infilarti nel letto, puoi spegnere le luci e far silenzio, puoi anche far finta di non respirare, ma se una stella é per te, quella stella ti scoverà ovunque tu sia e qualunque tempo faccia fuori dalla porta. Una stella non si preoccupa per tre gocce d'acqua, non si preoccupa per due fiocchi di neve o per il vento gelido.

Il bello delle stelle é che vivono milioni di anni e quindi per loro siamo veramente dei sospiri sfuggenti, così ce la mettono tutta per donarci la felicità. La felicità che a noi sembra impossibile per loro é un respiro, un singhiozzo. Quando una stella ti vuole bene allora tu sei inondato d'amore, tantissimo amore che se anche lo regali a piene mani un pezzettino per uno a tutti quelli del mondo te ne rimarrà sempre così tanto che ti basterebbe per dare mille milioni di baci ad ogni persona che incontri per strada e te avanza anche un pò per la tua amica del cuore.

Se le stelle ci potessero parlare avrebbero la voce più dolce che esista, la voce più cara, la voce della mamma e la voce del papà, la voce di quelli che non hanno voce, la voce della nonna, quella che ti portava una mentina quando ti metteva a letto e in silenzio diceva una preghiera per te. Se noi volessimo ascoltarle, se volessimo sentirle non lo dimenticheremmo mai, neanche in una giornata di sole, neanche in una notte senza luna, neanche in uno spicchio di cielo sepolto fra case e palazzi, neanche in un vicolo puzzolente, neanche nella stanza 26.

Se le stelle non esistessero non esisteremmo neppure noi, che siam fatti di polvere e di terra e di acqua e di sputo però siamo destinati a scomporci in atomi piccolissimi che portati dal vento vengono raccolti da una stella cometa e poi diventiam parte della sua coda, quella che ci accarezza, quella che ci confonde, quella che ci fa vedere le cose come non mai, senza mai tornare indietro, perché indietro non si torna.

Se noi non esistessimo non esisterebbero neppure le stelle, perché mancherebbe la materia prima per comporle, per plasmarle, per farne un tutt'uno col cielo, un tutt'uno con la terra, un tutt'uno con ognuno, un tutt'uno con qualcuno. Dentro ad ogni stella c'é la nostra anima, nuda. L'anima che poi prende forma e diventa carne, osso, acqua e sangue e inizia a camminare per le strade del mondo fino al giorno in cui ritorneremo indietro, di nuovo tutti insieme e magari tutti insieme ricominceremo a rifare il giro, senza smettere mai, perché noi siamo le stelle.

E se qualche volta le stelle non si vogliono più bene brillano e risplendono come non mai fino a che qualcuno non se ne accorge e va ad accarezzarle prendendole per mano e mettendosi a ballare e col cuore dà il tempo e coi suoi colori si scioglie insieme a loro in un abbraccio stupendo stringendole forte, piccole e frizzanti...

... come le nostre vite.

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